La mostra "Alla ricerca della nuova terra" arriva nell'entroterra brasiliano

La città di Espírito Santo do Pinhal, a San Paolo, inaugura questo venerdì (4) la mostra itinerante "Alla ricerca della nuova terra", realizzata in collaborazione con il Museo dell'Immigrazione di San Paolo e il Museo Nazionale dell'Emigrazione Italiana (MEI) di Genova. La mostra, che ha attraversato l'oceano, è ad ingresso gratuito e rimarrà aperta fino al 27 luglio, quando si sposterà nel Minas Gerais.
Curata dallo storico Fabio Niosi, la proposta si articola in quattro percorsi che raccontano alcuni degli aspetti più significativi dell'immigrazione italiana in Brasile. Il primo è "Un viaggio in Brasile", ideato dal MEI e dal Museo dell'Immigrazione di San Paolo, a cura di Alessandra Almeida e Pierangelo Campodonico.
Segue la mostra "La Biblioteca di Bordo", proposta dalla Società Dante Alighieri e curata da Giulia De Castro. Segue poi la mostra "Anita e Giuseppe Garibaldi", dell'Associazione Casa América e curata da Raffaella Ponte; e, infine, "L'Unione d'Italia al Brasile", realizzata dal MEI e curata da Fabio Porta.
La realizzazione di "Alla ricerca della nuova terra" a Espírito Santo do Pinhal ha una ragione particolare: fu nella città, così come nel vicino Minas Gerais, che si insediarono le prime famiglie italiane, contribuendo in modo significativo allo sviluppo della coltivazione del caffè e segnando la transizione da un'economia schiavistica a un nuovo sistema basato sulla manodopera degli immigrati.
A proposito di Minas, Poços de Caldas ospiterà la prossima tappa della mostra, a partire dal 1° agosto.
L'iniziativa è stata lanciata nel 2024, in occasione delle celebrazioni del 150° anniversario dell'immigrazione italiana in Brasile. L'inaugurazione si è tenuta a bordo del "Cruzeiro das Raízes", in collaborazione con Costa Cruzeiros, coinvolgendo oltre 1.500 partecipanti in un viaggio simbolico che ha ripercorso la traversata marittima degli immigrati tra Genova e Santos.
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